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Self Promo - Chi li ha visti. La sparizione dei 15 di copiaincolla 2013

Un fatto di cronaca che scosse il mondo della comunicazione italiana

La sparizione dei 15 pubblicitari dell'agenzia venne per la prima volta denunciata da un articolo di giornale pubblicato sulla pagina Facebook dell'agenzia. Fin da subito fu molto numeroso il pubblico di coloro che si mostrarono interessati alla sorte di “quelli di copiaincolla”.

 


Le indagini corsero sui social e su un sito creato ad hoc

Dagli aggiornamenti della pagina Facebook dell'agenzia, fino al sito chilihavisti.com creato proprio per raccogliere tutti gli indizi utili alla soluzione del caso e per stimolare la discussione di utenti alla ricerca della verità, la partecipazione di un pubblico fatto di clienti, potenziali clienti o semplici curiosi, crebbe di giorno in giorno.

Chilihavisti.com, ecco il sito

Poi venne il momento della pubblicazione di video scottanti

Fu allora che la vicenda, e la campagna auto-promozionale dell'agenzia, raggiunsero le più alte punte di interazioni e di coinvolgimento di pubblico.
Con video scritti in agenzia e diretti dalla troupe di un regista professionista, il progetto chilihavisti riuscì ad alzare la tensione curiosa degli utenti fino all'apice dell'intervista-confessione rilasciata ai microfoni di un tg dallo scienziato rapitore dei pubblicitari di copiaincolla.

La sconcertante intervista del colpevole:

Un campione di I.D.E.A. inviato a destinatari selezionati

Ultimo passo della campagna fu l'invio ad una selezione di destinatari di un campione della sostanza che il rapitore disse in diretta tv di aver trovato ed estratto dai pubblicitari di copiaincolla. In questo modo chi lo ricevette, poté vedere davanti ai propri occhi che quell'I.D.E.A. era capace di far nascere ogni tipo di progetto.

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