Pensiero Bucato - Mantova Creativa 2012

Un bucato di pensieri su un social da stendere

Ci siamo detti "ma perché non creaiamo un social network vivente? E perché non lo facciamo usare alle persone per qualche giorno". Ce lo siamo detti e poi lo abbiamo fatto. Ma come si fa un social network dal vivo? Si fa così.

Le istruzioni per crearlo

Innanzitutto serve un posto abbastanza grande, capace di accogliere qualche migliaio di persone, e che abbia anche una grande terrazza. Tipo un vecchio hotel abbandonato (che fa anche molto mistero). Poi servono 4 mila t-shirt bianche, un paio di chilometri di filo per stendere il bucato e 8 mila mollette (due per ogni maglia). Ah si, anche una cinquantina di pennarelli per tessuto.

Ok, se avete tutto potete passare al prossimo paragrafo.

Le istruzioni per usarlo

Le istruzioni per usarlo in realtà sono istruzioni per la sostituzione di cose solitamente digitali con cose fisiche.

Dovete pensare che la classica bacheca del social ora sia diventata una t-shirt. Dovete pensare che il post sulla bacheca sia fatto delle parole, delle frasi, dei disegni che gli lascerete impressi con i vostri 50 pennarelli. Dovete pensare che la pubblicazione del post ora non sia altro che prendere la maglietta/post riempita di un pensiero, uscire in terrazza e stenderla con un paio di mollette su un filo.

Ma che social sarebbe senza la condivisione?

E per questo alla fine dovete anche pensare che la condivisione con gli altri utenti non sia altro che guardare tutte le altre magliette/post già stese da chissà chi, scegliere quella che più "mi piace" e portarla a casa.

Un social che invece che online è onterrace e onfilo. Un successo di pubblico che ha fatto sfiorare le 10 mila presenze e che ha fatto esaurire tutte le magliette prima della fine.